Don’t kiss the bride

In arrivo il nuovo romanzo di Carian Cole. Un matrimonio di convenienza tra una diciottenne complicata e un trentaquattrenne sexy e tatuato.

synopsis

I guess you could say I was a damsel in distress, and he was my knight in shining armor.
But more accurately, I was a girl with a lot of bad luck, and he was a guy with a lot of muscles and tattoos.
Jude “Lucky” Lucketti wasn’t just a sexy, brooding construction worker. He was my own personal hero who seemed to be in all the right places at the right times. Like when my car broke down and I needed a ride home, and when I face planted on the sidewalk right in front of him and had to be taken to the emergency room.
Those weren’t exactly my best moments, but they were his.
We became friends, and it didn’t matter that he was sixteen years older than me. We had a lot in common—like our love of old rock music and vintage fast cars, and our aversion to relationships.
When he approached me with a crazy idea to help me out, I couldn’t say no.
The arrangement was supposed to be temporary. A marriage on paper and nothing else.
It should’ve been easy, but it wasn’t.
Because here I am, eighteen years-old, still in high school, and married to a man I was never supposed to fall in love with.
We had just one rule—no kissing the bride.
But we broke that rule, and it sealed our fate forever.

Traduzione italiana

Immagino si possa dire che io ero la damigella in pericolo, e lui il mio cavaliere dall’armatura scintillante.
Ma più precisamente, io ero una ragazza molto sfortunata, e lui era un ragazzo con molti muscoli e tatuaggi.
Jude “Lucky” Lucketti non era solo un operaio edile sexy e minaccioso. Era il mio eroe personale che si trovava sempre in tutti i posti giusti al momento giusto. Come quando la mia macchina si è rotta e avevo bisogno di un passaggio a casa, e quando sono caduta faccia avanti sul marciapiede proprio di fronte a lui e sono stata portata al pronto soccorso.
Quelli non sono stati esattamente i miei momenti migliori, ma erano i suoi.
Siamo diventati amici e non importava che avesse sedici anni più di me. Avevamo molto in comune, come il nostro amore per la vecchia musica rock e le auto veloci d’epoca e la nostra avversione per le relazioni.
Quando mi si è avvicinato con un’idea folle per cercare di aiutarmi, non ho potuto dire di no.
L’accordo doveva essere temporaneo. Un matrimonio sulla carta e nient’altro.
Doveva essere facile, ma non lo è stato.
Ed eccomi qui, a diciotto anni, ancora al liceo, e sposata a un uomo di cui non avrei mai dovuto innamorarmi.
Avevamo solo una regola: non baciare la sposa.
Ma l’abbiamo infranta e quello ha segnato il nostro destino per sempre.

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